Dai musei alle rime 😁 Perché in fondo il nostro #culturainvaso è un paradigma che possiamo declinare facilmente anche in ambito letterario.
Non solo musei, parchi o grandi giardini di cui abbiamo parlato qui. Avete presente quante poesie, romanzi o filastrocche sono state nel tempo scritte e che per noi possono diventare fonte di ispirazione …. e di immaginazione?
A volte non ci pensiamo abbastanza. Ma siamo custodi di una preziosa letteratura che sembra un’ode alla natura. Una natura spesso descritta, da scrittori e poeti, come un inspiegabile miracolo che regala bellezza e stupore. Una natura che spesso è stata ispirazione anche di nostre collezioni. Pensiamo a Naturalia e a quanto ha raccontato lo stesso designer Maggioni. Pensiamo alle linee della Collezione Oltrevaso che enfatizza al massimo design e natura. Pensiamo ai colori della collezione Decor.
Se iniziamo a riflettere con una visione più ampia e come spesso si racconta in un’ottica tridimensionale, ci rendiamo conto che letteratura, industria e arte sembrano avere spesso una medesima ispirazione: la natura.
Kahlil Gibran – poeta, pittore e aforista libanese – scriveva:
“In un campo ho veduto una ghianda: sembrava così morta, inutile.
E in primavera ho visto quella ghianda mettere radici e innalzarsi,
giovane quercia verso il sole.
Un miracolo, potresti dire: eppure questo miracolo si produce mille migliaia di volte nel sonno di ogni autunno e nella passione di ogni primavera.
Perché non dovrebbe prodursi nel cuore dell’uomo?”
La Natura come miracolo di Vita. Perché è la vita il concetto più associato alla natura. Un binomio che ritroviamo spesso nella narrativa come nelle poesie.
Parliamo di natura vegetale … perché, con i nostri vasi è quella che conosciamo meglio e per la quale dedichiamo tempo e passione. I vasi non sono da intendere come semplici contenitori ma soprattutto come custodi di ciò che intendiamo far crescere nel migliore dei modi: le piante. Ma di questo ne parliamo spesso 😊
Fermiamoci ora su un altro dettaglio! Sembra impossibile pensare alla natura, al suo scorrere nel tempo senza intravederne il ciclo della vita al suo interno. Per ogni fiore che sboccia in primavera c’è una foglia che cade in autunno. Ogni momento scandito dal tempo delle stagioni. E sono le stagioni oggetto di destinazione di grandi autori.
Pensiamo alla filastrocca di primavera di Gianni Rodari:
“Più lungo è il giorno, più dolce la sera. Domani forse tra l’erbetta spunterà la prima violetta. O prima viola fresca e nuova beato il primo che ti trova, il tuo profumo gli dirà, la primavera è giunta, è qua.
Gli altri signori non lo sanno e ancora in inverno si crederanno: magari persone di riguardo, ma il loro calendario va in ritardo.”
La Natura e tutto ciò che si ispira ad essa – dalla letteratura ai nostri vasi, dall’arte alle poesie, rappresentano un patrimonio valoriale da tutelare. Una bellezza fatta di rime e colori che regala da subito grande appagamento.
Voi che ne pensate?
Noi diciamo di si e ci sempre il momento e il luogo adatto per ricordare un noto aforisma …
“Dio amava i fiori e ha inventato il suolo. L’uomo amava i fiori e ha inventato i vasi.”
(Jacques Deval)
Ci sarebbero in verità tanti aforismi ma anche poesie e filastrocche da menzionare ma farlo insieme dovrebbe essere più divertente.
A voi viene in mente qualcosa? Aspettiamo i vostri suggerimenti nei commenti!
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