I primi esempi noti di giardino ci vengono offerti direttamente dall’antico Egitto, raffigurato su un bassorilievo di Karnak (XV secolo a.C.).
In origine il giardino era finalizzato alla produzione di beni materiali, di fiori e frutti utili all’uomo. Ma ci fu presto uno switch e si iniziò a progettare i giardini anche per puro piacere estetico, per ricreare un piccolo “angolo di paradiso”.
I giardini iniziarono così ad essere realizzati per dare emozioni e sensazioni, perché forte era il credo per cui bellezza e pace che vi regnavano avevano effetti terapeutici sull’elevazione dello spirito e il nutrimento dell’anima.
In fondo è così 😊 giardini e anime si appartengono e formano uno spazio intimo tra coscienza e inconscio.
Dal passato ad oggi la consapevolezza rimane la stessa 👉 il verde ha la capacità di offrire stimoli attivi e partecipativi, alleviare lo stato di sofferenza e di stress in cui ci si può trovare.
Torniamo così a parlare di Feng Shui che, come già raccontato, stabilisce le regole per ricreare gli elementi presenti in natura generando armonia ed energia.
Oggi la relatività e la fisica quantistica ci insegnano che tutto è energia e tutto è pervaso da un eterno e preciso scambio energetico.
Il giardino in una casa è spesso la prima cosa che vediamo quando entriamo e l’ultima quando usciamo.
Direttamente dall’Oriente arriva un modo di progettare il giardino che crea armonia, tante sono le soluzioni a disposizione capaci di trasformare con poco il nostro spazio verde in un vero luogo ZEN (parola di origine giapponese che ricordo significa pensare, riflettere, meditare).
Qui le più importanti indicazioni per creare un giardino secondo ilfeng shui:
- mantenere sempre un certo ordine e non esageriamo con le piante
- prediligere varietà autoctone
- sostituire piante malate con piante sane
- prediligere le varietà con forme rotondeggianti e morbide evitando spine e foglie aguzze
- utilizzare siepi anche alte di protezione, ma non completamente coprenti
- lasciare libero lo spazio centrale
- lasciare spazio a nuove piante per una evoluzione futura
- collocare, se abbiamo spazio, alberi grandi lontano dalle finestre ma a ridosso del confine del giardino
È evidente che la vita moderna è sempre più caotica e stressante per questo diventa importante recuperare il rapporto simbiotico con la Natura. Non serve avere grandi spazi ma è sufficiente un piccolo giardino o un angolo dedicato per entrare in sintonia con uno stile di vita più naturale, rilassato ed armonioso che, gradualmente, può portarci ad un cambiamento di atteggiamento verso sé stessi e anche verso il mondo che ci circonda.
È facile intuire quanto il Giardino, luogo vivo e mutevole, abbia quindi un ruolo d’onore.
Perché un giardino può:
- stimolare la crescita psicologica e interiore
- alleggerire il carico di stress quotidiano
- lenire le ferite interiori
- aiutare a ritrovare un equilibrio
- far recuperare la spontaneità
- agevolare un lavoro di introspezione
Il Giardino fa tutto questo e molto altro ancora. È uno specchio dell’Anima capace di rendere visibili i meccanismi del mondo interiore. Una metafora perfetta che, invitando ad un viaggio introspettivo, è in grado di far emergere e portare in superficie la tua parte più intima e profonda.
E voi, cosa ne pensate?
Resta inteso che si, anche in un giardino – piccolo o grande che sia – raccomandiamo sempre e solo la scelta dei nostri vasi 🌱
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